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Scrivere | Esordiente avvisata…

PRONTUARIO PER EVITARE FREGATURE LETTERARIE

Autrice esordiente

Sì, hai avuto la tentazione di iscriverti a quel concorso letterario in cui ti si prometteva la gloria (di un diploma), alla selezione per autori emergenti in cui il tuo diario scolastico sarebbe stato pubblicato (a pagamento), al certamen poetico le cui composizioni sarebbero finite in un’antologia (‘sponsorizzata’ da te). Ma hai resistito! Perché hai letto i semi-seri consigli in questa pagina. Il talento letterario, quello vero, quando c’è emerge comunque e non ha bisogno di concorsi con quota di iscrizione, di editoria a pagamento e di dubbie ‘iniziative’ culturali. Esordiente avvisata, mezzo salvata!

Quando devi cestinare la ‘proposta editoriale’

  • Quando, nella lettera in cui si promette di pubblicare il tuo scritto, ti appellano “Stimatissimo Autore”, “caro nuovo Dante Alighieri”, “Egregio Poeta”, “Illustre Luminare” e simili. Captatio benevolentiae!
  • Quando ti si offre la ‘grande occasione’ di comparire (pagando!) in antologie poetiche, volumi d’arte, raccolte di racconti, insieme a illustri sconosciuti. L’editoria è un business, certo, ma l’editoria a pagamento è un business scorretto. Cerca gli editori “NOEAP”.
  • Quando un editore si dichiara “a disposizione per eventuali inediti, che accoglieremo con immenso piacere”: chi accoglierebbe “con immenso piacere” un inedito – probabilmente impubblicabile – di un ignoto, se non per farglielo pagare salato?
  • Quando l’editrice ha un nome latino e/o pretenzioso, che suggerisce trascorsi culturali (magari inesistenti).
  • Quando il recapito dell’editore è una casella postale. Ti fidi di chi vuol restare anonimo?

Quando devi voltare pagina (web)

  • Quando il sito della casa editrice si presenta con un aspetto amatoriale e sorpassato: decorato da pupazzetti, palline, gif animate e stickers luccicanti, tabelle a righe, un tripudio di colori bluette-rosso-giallo-azzurrino, caratteri tipografici diversi, abbondanza di corsivi, maiuscole e grassetti, sfondi diversi in ogni pagina…
  • Quando il sito propone un catalogo letterario, ma contemporaneamente vende di tutto.
  • Quando il sito usa, per le sue iniziative, le parole “importante” e “internazionale” un po’ troppo spesso. Se devono dirsele da soli…

Ma allora, quali sono le case editrici affidabili?

Le case editrici serie, affidabili, conosciute sono quelle i cui libri sono esposti negli scaffali delle librerie; i cui stand trovi alle fiere del libro più note; dei cui successi, eventi, esponenti leggi sui principali quotidiani. E, soprattutto, sono quelle che pubblicano i libri che ti sono piaciuti! 🙂

Le altre sono simpatiche iniziative commerciali, prive di utilità per sfondare nel mondo dell’arte o della letteratura, ma importantissime per chi le fonda, perché gli permettono di guadagnare bene, con poca fatica: chi ci lavora non deve nemmeno leggere il tuo manoscritto, sottoporlo a editing, distribuirlo, ma si limita a farlo stampare. Tanto, paghi tu!