Un servizio tecnico a combinazione
Una sera come tante, accendo fiduciosa il pc per connettermi a Internet. Niente da fare: la linea ADSL, fino al pomeriggio perfettamente funzionante, ha dato di nuovo forfait. Ormai sono abituata: fatti i controlli di routine, chiamo il numero del servizio tecnico, che so a memoria. 848… (il ‘soccorso’ è ovviamente a pagamento)… 9910xx… “Gentile Cliente, la numerazione da lei richiesta non è più attiva. Per assistenza sulla sua ADSL la invitiamo a contattare il numero 8489910xy, poi prema i tasti 4 e 2.” Il primo ostacolo mi lascia indifferente: il nuovo numero non è altro che quello del servizio clienti. Compongo il numero: 848-9910xy-42. La linea pulsa occupata. Mi viene il dubbio che non era quello il momento di aggiungere le cifre 4 e 2. Riprovo. 848-9910xy… 3… n°… 1… 4… 2… Indovinata la combinazione, alle ore 22:26 mi risponde Manuela, l’operatrice n° 32043.
La corsia preferenziale c’è. Costa 8€
“Non mi funziona l’ADSL”. “Stacchi e ricolleghi il router”. “Già fatto, già riavviato, ho già eseguito tutti i controlli possibili, non ho modificato nulla nel pc, che prima funzionava perfettamente”. “So che può sembrare stupido, ma lo rifaccia“. Una volta appreso che nulla cambia, “Manuela si arrende. “Se vuole, le passo il Servizio Tecnico: ha la possibilità che le risolva subito il guasto, ma pagherà 8€. Altrimenti, facendo la segnalazione nella maniera normale, potrebbero passare alcuni giorni prima che le aggiustino la linea”. “Mi passi il Servizio Tecnico”, dico rassegnata. Nell’attesa, una musichetta mi avvisa benevola che sì, pagherei gli 8€, ma solo se il guasto venisse risolto subito e non fosse imputabile al mio provider (Manuela non era ben informata). Per fortuna il guasto, ne sono convinta anche se i tecnici lo negheranno fino alla tortura, è proprio imputabile al mio fornitore ADSL. Forse per questo il Servizio Tecnico preferisce darsi alla macchia: qualcuno alza il ricevitore dall’altro lato, ma non risponde.
Chi si ferma è perduto
Richiamo, sono le 22:36. Dieci squilli e cade la linea: questa volta è andata peggio. Insisto: la pazienza è la virtù dei forti, mi dicevano da piccola. Ore 22:40, altri 10 squilli e ancora un tu-tu-tu nel mio telefono.
Ma io sono molto tenace. Ore 22:45: “Il numero selezionato è inesistente”. Strano, dieci minuti fa funzionava! Ore 22:48: risponde finalmente un’operatrice, ma, più furba di Manuela, non si qualifica. Taglio corto sul problema e chiedo di passarmi direttamente il servizio a pagamento. “Pronto, sono Sara” (i tempi sono cambiati: i tecnici sono ormai tutti giovani ragazze?).
Sara ascolta compresa il mio problema e mi inizia a dare direttive: “Signora, faccia…” Ma un improvviso tu-tu-tu! ci separa per sempre. Intanto sono le 22:52. Velocissima (ore 22:53) compongo di nuovo la sequenza di numeri, ma la linea è occupata. Mentre attendo, una voce preregistrata mi intrattiene con allegre pubblicità sulle offerte ADSL. Fremo, perché alle ore 23:00 il servizio di Assistenza chiude.
Il GPRS, per fortuna, non dorme mai
Finalmente qualcuno, anzi qualcuna. “Signora, sì, non sono ancora le 23:00, ma il servizio tecnico ormai è chiuso. Posso solo inviare la segnalazione, i tecnici se ne occuperanno domani.” E io che credevo che solo al Sud si smontasse in anticipo sull’orario di lavoro! Buonanotte Milano, dormi bene, mentre io invio le mie lettere urgenti con il palmare. Perché, per fortuna, almeno il GPRS non dorme mai.