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Lei, lui e l’IP del server

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CHIARA 🙂 HA INDIVIDUATO IL PROBLEMA. IL SERVIZIO CLIENTI, NON ANCORA

Quando l’ADSL funziona ‘a singhiozzo’

La linea ADSL oggi è guasta: mi permette di connettermi, ma non di navigare, ed anche la posta si scarica a fatica su Outlook Express, anzi, per alcuni account non si scarica per nulla. Faccio alcuni controlli che per me sono diventati di routine, dall’epoca in cui l’ADSL era ancora pionieristico e bisognava sopportare molti disservizi. Accerto le caratteristiche del problema: a ogni connessione mi capita sempre lo stesso IP del server (l’IP del computer server del provider, che mi dovrebbe consentire di navigare, diverso dal mio IP client, che è dinamico, cioè cambia ad ogni collegamento), dunque si può ipotizzare che sia questo a non funzionare. Anche perché, un paio d’anni fa, mi capitò un problema molto simile: un IP del server non appartenente al provider, su cui venivo dirottata in caso di traffico eccessivo, era incompatibile con il mio firewall e bloccava la connessione. Ora non ho più quel firewall e il problema dev’essere un altro.

Mentre le donne cercano di imparare…

Chiamo l’assistenza del mio provider. Un numero 848, pochi secondi di attesa e sono in linea con il Servizio Tecnico. “Signora, in che posso aiutarla?” La ragazza è giovane e gentile. “Le comunico un guasto alla linea ADSL: il vostro IP del server XX.XXX.XXX.XXX non mi consente di navigare. Nel pc non ho fatto alcun cambiamento” (la precisazione è doverosa, perché qualsiasi tecnico, prima ancora di ascoltare il problema, sospetta il cliente di aver pasticciato).

“Signora, come ha fatto a vedere il nostro IP del server?” La ragazza, oltre che giovane e gentile, è anche inesperta. L’accontento. “Li vede i computerini della connessione? Clicchi là sopra, poi su Dettagli e leggerà l’IP del server’ (il vostro) e l’IP client’ (il mio).” Contenta di aver imparato qualcosa, la giovane assistente tecnica mi congeda, scusandosi se il guasto non verrà subito riparato (c’è il weekend).

… Gli uomini sanno solo dubitare

Nell’attesa, faccio alcuni esperimenti e scopro che gli unici siti web che posso visualizzare sono quelli del gruppo Libero Infostrada, Google e pochissimi altri. Un gran progresso, in quanto posso finalmente leggere la posta: configuro la mia mail di Libero in modo che scarichi la posta degli altri account (si fa da Opzioni) e il gioco è fatto. Contenta della scoperta, decido di comunicarla al Servizio Tecnico.

Questa volta a rispondermi è un ragazzo, giovane anche lui. “Ho già segnalato un guasto, desidero aggiungere alcune informazioni che possono esservi utili per la risoluzione. Il vostro IP del server XX.XXX.XXX.XXX, che mi capita ad ogni connessione, non mi consente di navigare, però posso accedere a tutti i siti del gruppo Libero Infostrada.” Il giovanotto, per la sua natura di maschio, è portato a diffidare di una donna che gli parli di informatica. Tuttavia resta impressionato dalla faccenda dei siti di Libero: “Come l’ha scoperto?” “Provando”. Ma la sua ammirazione si spegne quando insisto sull’IP del server.

Signora, sono un programmatore informatico!

“Signora, dove vede quell’IP? E poi, perché dice che è sempre lo stesso? Lei ha un IP dinamico, non lo sa?”
Cercando di non perdere la pazienza subito, gli spiego che so bene che ho un IP dinamico e infatti quello di cui gli parlo non è il mio IP, ma quello del gestore. Il ragazzo, deciso a non ascoltarmi, insiste sul mio IP dinamico. Mi trovo costretta a perdere la pazienza.
“Non vorrei essere offensiva, ma IO ho un IP DINAMICO e sono il CLIENT, il gestore ha quell’IP XX.XXX… che è l’IP del SERVER.”
“Signora, io sono un Programmatore Informatico!
“Assodando l’inutilità dei diplomi in Informatica, nomino un tecnico, che seguì il mio precedente caso di malfunzionamento di un IP del server. Tace. “Signora, riferirò la sua segnalazione”.

Tracert & Fai-da-te

24 ore dopo, il guasto permane. Proseguo con il fai-da-te: un tracert dal prompt di DOS (impossibile utilizzare un sito di network query, poiché non si apre) e scopro che, come ipotizzavo, l’IP malfunzionante non appartiene al mio gestore. La solita storia. Salvo la prova sotto forma di immagine .jpg con ALT+STAMP (incollandola poi in Paint) e la invio all’indirizzo e-mail per i guasti ADSL. Mi crederanno? Quel che è certo è che qualcuno, anzi qualcuna, legge la mia mail: mi arriva la ricevuta di ritorno con nome e cognome.

Un sms dal mio provider

Decido comunque di ritentare con un altro essere umano. “Mi hanno detto di richiamare lunedì se il guasto non si fosse risolto, e non si è risolto. Ora le spiego di che si tratta, e la prego di credermi”. “Signora, le credo. Mi hanno comunicato oggi che abbiamo cambiato IP e molti clienti non riescono più a navigare. Si tratta di un macroproblema, di norma vengono risolti in 24 ore”. Finalmente qualcuno mi dà ragione, di ore ne sono passate 72. Aspetto; la linea non funziona.

Richiamo, un’altra ragazza. “Scusi, si è risolto il macroproblema dell’IP del server?” “Signora, non ne so nulla, ma adesso mi informo” (almeno le donne hanno buona volontà). “Stiamo provvedendo”. Ok, con calma, mi raccomando! Intanto io parto per il mare… Ed è proprio tra un bagno e l’altro, quando ormai ho rinunciato alla mia linea ADSL, che mi arriva un SMS del provider: “Il guasto è stato risolto e la sua linea ADSL da ora funziona”. Miracoli della tecnologia.

Ma non è finita qui!

Un mese dopo, una mail del servizio clienti. “Abbiamo ricevuto la sua segnalazione e stiamo provvedendo a risolverla”.
La mano destra, evidentemente, non sa cosa fa la sinistra!

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Pubblicato il Tecnologia