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Psicologia | Gentilezza ed empatia

Fiori, simbolo di gentilezza

La gentilezza (finalmente) è di moda. E, da virtù poco considerata e poco praticata, diventa oggetto di interesse, di curiosità, di culto. Forse perché stremata da guerre e pandemie, almeno una parte del mondo ha deciso che essere gentili conviene, sempre; e cerca di mettere in campo le sue risorse per sensibilizzare gli altri sull’uso delle armi che ciascuno di noi possiede, ben più potenti di quelle atomiche. Perché, se tutti, ma proprio tutti, fossero gentili, empatici, rispettosi verso le persone, la Natura, l’ambiente, quasi tutti i problemi dell’umanità sarebbero risolti. Vuoi provare anche tu?

Sii gentile, sempre

Claudia De Lillo – Elasti del blog Nonsolomamma – è stata invitata a tenere un talk sulla gentilezza al TEDxTorino BE KIND. Fatti ispirare da lei.

Emma Grace Brown, nel suo blog My Life My Rules, dedica un’intera sezione ad articoli sulla gentilezza, spiegando che un’azione gentile, che sia un complimento, una lettera scritta a mano o un regalo a sorpresa, “è il modo più semplice di cambiare il mondo, una persona alla volta”. Per questo Emma ha fatto dell’essere gentili (Be Kind) la regola #4 dei suoi principi di vita:

Ho iniziato a compiere atti di gentilezza verso le persone intorno a me. I colleghi, gli amici, i familiari, gli impiegati in fila dietro di me al bar prima di andare al lavoro. Chi poteva immaginare che un biglietto scritto a mano, una tazza di caffè o un mazzo di fiori a sorpresa potessero cambiare così tanto la vita?! Ho ricavato così tanta gioia dall’essere gentile con gli altri che ho deciso che sarebbe stato il mio lascito. (Emma Grace Brown)

Brad Aronson, autore del bestseller Human Kind. Changing the World One Small Act At a Time, elenca nel suo blog 103 atti casuali di gentilezza (103 Random Acts of Kindness – Ideas to Inspire Kindness). Alla base del suo saggio c’è infatti l’idea che un’azione in apparenza piccola possa trasformare la vita di migliaia di persone. Qualche esempio:

Trova occasioni per fare complimenti. Non costa nulla, non richiede tempo e può rendere migliore l’intera giornata di qualcuno. Non pensarli solamente. Esprimili.
Invia una lettera a qualcuno solo per fargli sapere quanto tieni a lui/lei. Non sarebbe meraviglioso riceverla? (Brad Aronson)

Prenditi cura degli altri, con empatia

Jamil Zaki, professore di Psicologia alla Stanford University e direttore dello Stanford Social Neuroscience Laboratory, già autore di un importante saggio sull’empatia (The War For Kindness: Building Empathy in a Fractured World), nel suo articolo ‘Self-Care’ Isn’t the Fix for Late-Pandemic Malaise – scrive su “The Atlantic” che la cura di noi stessi non è la soluzione per riaverci dallo stress: quello di cui abbiamo realmente bisogno per stare bene è prenderci cura degli altri, sviluppando autonomia ed empatia. Solo aiutando il prossimo con vera partecipazione, spiega, ci si può sentire davvero soddisfatti; integrando la cura degli altri nei nostri progetti, possiamo ritrovare profondamente noi stessi.