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Marketing digitale | Branding

COME INFLUENZARE GLI ALTRI E AVERE SUCCESSO

Branding

Perché alcune persone ottengono un successo enorme e altre no? Cosa spinge al primo posto in classifica libri meno validi di altri che, invece, resteranno per sempre poco venduti? Com’è possibile influenzare gli altri in modo da farli diventare nostri follower, qualunque cosa facciamo? Se ti sei mai posta/o queste domande, leggi qui. Scoprirai che il tuo successo personale, un po’ come quello di un prodotto, dipende dal branding: il processo attraverso il quale, nel marketing, si rende noto e desiderabile qualcosa con le giuste strategie, affermando nel contempo l’identità del marchio.

Massimo Martinini, ‘guru’ del marketing in grado di far lievitare di milioni di euro i fatturati delle aziende per cui lavora, nel suo libro Branding: perché chi sei è più importante di ciò che fai. Le regole che governano un mercato tutt’altro che meritocratico spiega i segreti del branding. Che si possono riassumere in poche, semplici, regole.

Regola #1: Chi sei è più importante di ciò che fai

Quando si tratta di influenzare gli acquisti, chi sei conta di più della qualità di ciò che proponi», dice Martinini. Immagina di scrivere un libro di preghiere: venderebbe più con il tuo nome, o con quello del Papa?

Regola #2: L’influenza è più importante del prodotto e può essere trasferita

Puoi aver creato un prodotto fantastico, ma se non lo fai conoscere non venderà. Se non sei ancora abbastanza influente da farti notare, usa l’influenza di qualcuno molto più famoso di te. Se Oprah Winfrey mostra un libro in tv, finirà in vetta alla top 10, non c’è alcun dubbio.

Regola #3: Il numero di persone che puoi influenzare ha un valore economico

Dietro a ogni like si cela una persona le cui decisioni di acquisto potrebbero essere influenzate da ciò che diciamo e dal prodotto che presentiamo.

Essere sui social network paga. Letteralmente. Radunare follower intorno a un blog, un profilo social, un canale YouTube – nel quale potranno essere inseriti ‘consigli per gli acquisti’ – attira l’interesse delle aziende e può trasformarti in influencer milionaria/o. Se poi lo sei già, i brand ti faranno la corte per farti citare i loro prodotti.

Regola #4: I tuoi risultati dipendono dalla tua influenza

Se hai un seguito, hai un tuo “raggio di influenza“. E più è ampio, più ti permetterà di avere successo. Quindi, datti da fare sui social network…

Regola #5: Influenza = la forza della tua relazione con gli altri + la fiducia che ti danno

Se diecimila sconosciuti recensiscono positivamente un ristorante, può darsi che tu ne scelga un altro: quello che ti ha consigliato il tuo amico (che, in questo caso, sarà il tuo influencer). Più persone si fidano di te, più persone sei in grado di influenzare! Inutile, dunque, comprare like e follower sui social: sono solo numeri, ma non generano fiducia, provenendo da persone che non ti conoscono.

Come sviluppare la tua influenza?

All’inizio, nessuno ti conosce: in questa fase, puoi decidere se sviluppare un personal brand o un brand aziendale. Nel primo caso, attenzione a non legare il brand a una persona diversa da te, che potrebbe andar via, portando con sé il successo del tuo marchio. Ma anche se l’immagine del tuo business sei tu, ciò potrebbe vincolarti troppo. Di contro, è più semplice avviare un branding personale che uno aziendale. Insomma, ci sono pro e contro: la valutazione sta a te.

Usa l’autorevolezza degli scrittori (citandoli)

Per costruirti un’autorevolezza che non possa essere messa in discussione, scrivi dei post (Martinini suggerisce che siano almeno 30) sia riassumendo che citando letteralmente i contenuti di scrittori ed esperti già ben noti; racconta anche la tua esperienza diretta, per rendere nota la tua competenza in materia. Pubblicali quindi su blog e social network (LinkedIn in primis) e includi una call to action: lo scopo è indirizzare gli utenti verso i tuoi prodotti/ servizi.

Trasmetti i tuoi contenuti in più forme

Alcuni utenti preferiscono leggere, altri ascoltare audio, altri ancora guardare video. Una volta scritto un articolo, dunque, trasformalo in podcast e/o in video per YouTube; o, viceversa, se crei un contenuto multimediale trascrivine poi il testo e usalo per un post. Ti risparmierà molto lavoro! In più, ascoltando la tua voce e vedendoti, gli utenti ti inizieranno a considerare ‘familiare’ e tenderanno a fidarsi di più.